giovedì 29 ottobre 2009

ESSERE SINISTRA


Eleonora Casula 29 ottobre alle ore 20.21
car* tutt*

vi inoltro il documento con preghiera di sottoscrizione
ricordandovi di firmare il la petizione online

e per tutti voi (ke so ke volete aderire a SeL ;) ) mandatecii i vostri dati su sxlibertàor@gmail.com

in modo che posso crearmi un data base ... e appena arrivano i moduli di sottoscrizione..... vi contattiamo

un abbraccio

fate girare il doc

Eleonora




“ESSERE SINISTRA”: PER UN PARTITO GIOVANE. PER UNA NUOVA SINISTRA.

http://www.firmiamo.it/nuovasinistrainsardegna

Contributo politico al percorso costitutivo di Sinistra e Libertà.

Questo è un mondo profondamente trasformato, nel quale un fatto produce reazioni in aree anche molto lontane da quelle nelle quali si è verificato. La globalizzazione, lo sviluppo frenetico delle tecnologie, la precarietà del lavoro e delle esistenze, i processi di “individualizzazione”, determinano una società terribilmente complessa e contraddittoria, nella quale la risoluzione di un problema potrebbe causarne un altro ugualmente grave. Un esempio per tutti è l’attualissima contrapposizione fra tutela dell’ambiente e tutela dei posti di lavoro che, a fronte del rischio sempre più forte di “collasso ambientale”, gli stessi Usa di Obama stanno cercando di risolvere. Questa complessità va compresa e analizzata, vanno pensati nuovi strumenti di critica razionale alla società e meglio capiti e organizzati i nuovi bisogni e i nuovi soggetti che essa esprime.
Attraversiamo una fase di gravissima crisi economica, sociale, culturale e di vera e propria emergenza democratica: lo smantellamento dei diritti da una parte e il controllo dell’informazione dall’altra rappresentano gli strumenti attraverso i quali la destra costruisce un nuovo sistema senza più democrazia. E, paradossalmente, proprio nel pieno di una crisi di civiltà, la sinistra italiana è lontana dalla società, prima ancora che essere fuori dal parlamento.
Eppure il recente voto in Europa mostra chiaramente la crisi della socialdemocrazia e il fallimento storico dell’ipotesi di un “liberismo di sinistra”. E nel contempo, il successo della Linke (12,9%) e dei Verdi di Fischer in Germania (10%), di Cohn-Bendit in Francia (16%), del Bloco de Isquierda in Portogallo (11%), la svolta politica negli Usa e in Giappone, il nuovo governo progressista in India e le nuove democrazie latino-americane, mettono in risalto un importante bisogno di sinistra sul piano europeo e globale. Di una sinistra che non sia “apparenza”, che sia concreta e che sappia però anche sognare.
Altrettanto riteniamo che la risposta del Partito Democratico non possa essere il nostro approdo: anche perché l’idea che la sinistra possa vincere solo se insegue il centro è fallita pressoché ovunque. La sinistra invece può e deve essere ricostruita alla radice, come autonoma forza di progresso sociale e civile.
Lo scenario che abbiamo di fronte è tale per cui le esperienze passate, anche quelle “eroiche”, i vecchi linguaggi e le vecchie pratiche - il “già visto” ed il “già fatto” insomma - perdono progressivamente la capacità sia di cogliere tutte le dinamiche sociali che di garantire successo nello spazio della politica. In questi termini, prendendo a prestito il titolo di un celebre film dei fratelli Coen, questo “non è un Paese per vecchi”: abbiano essi ottanta piuttosto che vent’anni.
Per tutte queste ragioni pensiamo che la possibilità che Sinistra e Libertà - Ecologia divenga la base della rigenerazione della sinistra sia fortemente legata alla capacità di innovarsi, di sperimentare e di elaborare nuove teorie e pratiche di trasformazione della società. In questi termini per noi il governo è uno strumento e non un fine.
Oggi più che mai la sinistra è autonoma e credibile se è diversa. Ed è diversa e credibile non perché pretende di esserlo in nome di una presunta superiorità etica individuale dei suoi dirigenti, ma perché portatrice di valori di giustizia, libertà, legalità democratica, solidarietà ed uguaglianza che la guidano nell’analisi, nei comportamenti, nelle modalità di relazione.
Innovazione e partecipazione, correttezza e moralità nella gestione della cosa pubblica, capacità di risolvere i problemi concreti, di trasmettere speranza ed entusiasmo rappresentano nodi fondamentali, che vanno affrontati contestualmente alla costruzione dell’organizzazione.
La presunzione di verità, quella di chi pretende di conoscere la società senza alcuna capacità di ascolto, è per noi un male che è tempo di correggere e superare. E’ necessario «camminare domandando», costruire un nuovo vocabolario, nuovi linguaggi, nuovi codici, nuove armonie.
Perciò pensiamo che oggi valorizzare il meglio del pensiero di sinistra implichi innanzitutto il coraggio (per dirla con W.Shakespeare) di “rinnegare i padri e ricusare i casati”, di riporre nel cassetto le vecchie identità e di porsi innanzitutto come costruttori di una nuova generazione politica: quella di Sinistra e Libertà.
Per affrontare una tale complessità bisogna ci aiuta l’approccio di rete. Pensiamo a un’organizzazione poli-centrica basata sulla relazione fra persone: intelligenze, competenze, relazioni umane, sensibilità, tempi di vita. Una nuova etica individuo/società e una nuova organizzazione che abbandoni l’idea di “partito guida”, assumendo un approccio scientifico alla risoluzione dei problemi, prevedendo sempre la possibilità dell’errore e quindi della sua correzione, producendo una molteplicità di soluzioni, da sperimentare e verificare.
Ecco perché il territorio per noi è un elemento fondamentale sia della costruzione politica che del nuovo gruppo dirigente.
Vale quindi per la Questione sarda il ragionamento attorno alle specificità dell’Isola, alla sua storia di popolo all’interno del Mediterraneo, alla particolare forma meticcia che hanno assunto le sue popolazioni e la sua cultura, alle singolarità che ne hanno caratterizzato la Storia.
Specificità come valori di apertura al Pianeta e relazione fra le comunità, non di esclusione e chiusura. Crediamo sia necessario sprigionare le potenzialità inespresse di un modello di sviluppo del tutto alternativo, costruito nel territorio, centrato sui diritti sociali, civili e sull’ambiente inteso come risorsa strategica. Territori e luoghi che si fanno motore di cambiamento e di sviluppo di nuove idee e nuove pratiche. Produzione ambientale invece che consumo; costruzione di nuovi e maggiori diritti invece che compressione; accoglienza e mescolanza fra i popoli invece che respingimento e segregazione. Che sappia valorizzare la relazione fra lavoro, reddito, cultura, identità, lingua e biodiversità.
L’organizzazione della nuova sinistra deve poter cogliere e valorizzare questa ricchezza. Autonomia politica, organizzativa e progettuale, nell’ambito di un progetto nazionale comune. Autorganizzazione e espressività locale come un valore aggiunto di libertà.

La fase costitutiva di Sinistra e Libertà in Sardegna necessita da subito di una grande capacità di apertura. E pensiamo che l’assemblea costitutiva del 19 dicembre sia una grande occasione. Finalmente si sono rotti gli indugi. Finalmente si va verso un nuovo partito della sinistra.
Noi ci crediamo, perciò aderiamo a Sinistra e Libertà e saremo partecipi del suo processo costituente, assieme ai tanti e tante che credono che la nostra Terra, questo Paese e questo Continente abbiano diritto a una nuova grande Sinistra.

Primi firmatari

Francesco Agus (Studente, Cagliari); Luca Locci (Cgil Fp, Cagliari); Giuseppe Dessena (Nuoro); Luciano Uras (Cons. regionale, Cagliari); Eleonora Casula (Med. Culturale, Oristano); Marina Barranu (Funzionaria reg.le, Settimo – Ca); Aldo Borghesi (Insegnante, Sassari); Fabio Casu (Assessore com.le – Serramanna) Luigi Roselli (Insegnante, Cabras - Or); Carla Cherchi (Funzionaria reg.le, Iglesias); Marcello Cadeddu (Funzionario reg.le, Cagliari); Marco Murgia (Cagliari); Susanna Vidili (Samugheo); Michele Piras (Borore - Nu); Alessandro Vinci (Cons. provinciale, Arcidano - Or); Danilio Mancosu (Pres. Asampa, Settimo – Ca); Enrica Tangianu (Triei – Ogl); Paolo Serra (Funzionario reg.le, Ales - Or); Carlo Sechi (Cons. regionale, Alghero - Ss); Ferdinando Marcias (Uras); Ivan Puddu (Cons. provinciale, S.M.Navarrese - Ogl); Luca Pusceddu (Iglesias); Stefano Piras (Dip. com.le, Villacidro); Luigi Pambira (Giornalista, Capoterra); Anton Francesco Branca (Piccolo Imprenditore, Cagliari); Antonella Piredda (Assessora com.le, Borore – Nu); Maura Corda (Funzionaria reg.le, Cagliari); Ciro Auriemma (Cagliari); Luigi Faedda (Dipendente reg.le, Alghero -Ss); Massimo Zedda (Cons. regionale, Cagliari); Alessandra Ruzzu (Sassari); Paolo Zucca (Op. culturale, Cagliari); Franco Dore (Gavoi); Gian Luigi Serra (Ulassai – Ogl); Enrico Orrù (Ricercatore, Guspini – VS)

Nessun commento: