domenica 15 giugno 2008

Ricevo da COMITATO “NESSUNA PERSONA E’ ILLEGALE” Sottoscrivo e vi invito a stottoscrivere e far girare il presente appello

Fermarsi.
Bisogna fermarsi un attimo, e riflettere
La storia dovrebbe insegnare, eppure si ripete. Ogni volta che un gruppo
umano, una minoranza, viene esclusa, additata come colpevole, si perde un
pezzo di dignità. Ogni volta, si semina un po’ di quell’odio che domani farà
soffrire altri, o tutti; ogni volta, senza accorgersene, si educa chi è più
giovane a credere che la forza risolverà i suoi problemi, a cercare
nell’altro, nel più debole, un capro espiatorio che illuda di essere vivi e
potenti.

Al contrario, è una strada che porta ad essere più vigliacchi e insicuri.
L’abbiamo già visto, più volte... Ogni volta c’è una scusa, apparentemente
convincente: la difesa di un’identità – che è qualcosa in continuo mutare –
o della propria cultura – che si svuota di significato quando è usata per
offendere – o altro, che poi guardando indietro, dopo le sofferenze, non si
riconosce più.

Oggi la scusa è l’agognata, illusoria, sicurezza: a guardar bene fa un po’
sorridere...
Siamo sempre meno ricchi, con meno prospettive, più rifiuti tossici, meno
diritti, più malattie, meno servizi, più paure. In realtà c’è chi negli
ultimi 15 anni s’è arricchito sulle nostre spalle, agenzie finanziarie,
istituti di credito, banche, assicurazioni, immobiliari e tanti rispettabili
figuri; anche le associazioni di stampo mafioso non se la passano male.

Nel frattempo gli italiani hanno sempre più debiti, più frustrazioni, meno
serenità; di fronte al vuoto della nuova generazione, figlia dell’illusione
del benessere a tutti i costi, ci chiediamo attoniti nei salotti televisivi
da dove nascerà mai quest’assenza d’ideali e di valori. Si potrebbe
continuare a lungo… No, in effetti non c’è sicurezza, di nulla.
Solo che in tutto ciò, gli stranieri non c’entrano.
Abbiamo fatto tutto da soli.

Allora delle due l’una: o ci hanno bollito il cervello e non ce siamo ancora
resi conto, oppure è troppo difficile prendersela con chi ha le
responsabilità (tra cui noi stessi) mentre è molto più semplice farlo con
chi sta peggio. Solo che non risolve nulla. E anche questo, l’abbiamo già
visto.

Sapete? Ci hanno ingannato. Pensate davvero che “il Problema” degli italiani
siano gli stranieri?
Non vi sorge il dubbio che condurre l’attenzione a questo “problema
sicurezza” ad arte ingigantito, serva a toglierla da altri più gravi e
reali?

Il nuovo progetto di legge “per la sicurezza”, sull’onda di una campagna
mediatica che ci stanno facendo bere come acqua, stabilisce questo: una
persona che lascia il proprio paese (il più delle volte a causa di un
sistema di “regole” economiche che permette al nord del mondo di gestire
l’80% delle risorse mondiali), e che si avventura in un viaggio spesso
allucinante al solo scopo di cercare una vita decente, non appena mette
piede (se riesce) sul suolo italiano, è considerato colpevole.

Penalmente. Il reato? In sostanza quello di aver osato provare ad entrare
nel mondo ricco, dove può farlo solo se serve a un europeo, come forza
lavoro a basso costo. Siamo al punto di non-ritorno: punire chi è colpevole
di essere nato dalla parte sbagliata.

Ma non vi ricorda proprio nulla?
Ciò è palesemente contrario alla nostra costituzione, alle leggi europee, a
buona parte dei principi e valori a cui affermiamo di attenerci. Che succeda
in un paese che non dimentica di citare le proprie “radici cattoliche”
aggiunge un pizzico di paradosso, ma anche questa è storia già vista.. .

Di questo stiamo parlando: dignità, coerenza, civiltà, rispetto dei diritti
umani, termini scontati che non dicono più nulla, tranne quando c’è da
mandare un SMS per pulirsi la coscienza. E’ il rispetto di ogni uomo o
donna, delle sue lacrime, del suo dolore, delle sue speranze, della sua
felicità, del suo diritto a vivere con la propria famiglia nel luogo che
ritenga più adeguato. Nessuno di noi potrebbe vedersi negare tutto ciò da
chicchessia. Eppure lo si nega ad altri.

Senza questo rispetto come base imprescindibile di ogni rapporto, in
concreto e non solo a parole, non siamo e non saremo nulla. Ditelo, ai
vostri figli. Questa legge, così come il comune pensare da cui nasce, non è
solo xenofoba; è di un’ipocrisia che fa spavento.

Alcuni hanno già detto e scritto che questa legge non funzionerà: è vero, è
tecnicamente inadeguata, costosissima e in concreto inapplicabile. In una
parola, stupida; ma non è questo il suo lato peggiore.
Il peggio, è l’essere figlia e madre della cultura dell’odio, quell’odio
facile che accompagna la storia dell’uomo e, come sempre, non ci darà un
briciolo in più di sicurezza. Ne toglierà a chi già ne ha ben poca.
Proviamoci. Fermiamoci un attimo.
A pensare.
PRIME SOTTOSCRIZIONI:
Silvia Amaturo, Marida Augusto, Fatima Azaoui, Fausto Baratella, Gabriel
Baravalle, Alessandro Ceffa, Giorgio De Battistini, Elena Dionisio, Mohammed
El Bilaly, Max Hirzel, Caterina Jara. Elena Nicolau, Marcello Quinci,
Luciano Rossi, Emilio Sulis, Sadek Sabbar,

PER ADERIRE: nessunuomoillegale@gmail.com

venerdì 6 giugno 2008

La mozione arriv ain Consiglio Provinciale il 10 giugno

PROVINCIA DI ORISTANO
Ufficio del Consiglio Provinciale

Prot. n. 21002 Oristano, 06 Giugno 2008

Ai Consiglieri Provinciali
Al Presidente della Giunta
Agli Assessori Provinciali
Al Direttore Generale
Al Segretario Generale
e.p.c Ai Dirigenti
Alla Prefettura/ Questura
Comando Prov.le Carabinieri
Ai Revisori
All’ I.D.N
Servizio di Stenotipia
All’Ufficio Stampa
LORO SEDI

S’invita la S.V ad intervenire alla riunione del Consiglio Provinciale convocato ai sensi dell’art. 20, comma 4, del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio, presso l'aula Consiliare della Provincia Via E. Carboni, per il giorno 10 ed 11 Giugno 2008, alle ore 17,30 per la discussione del seguente ordine del giorno:
1. Approvazione verbali sedute precedenti;
2. Mozione presentata dal Consigliere Mario Tendas avente per oggetto: “Programmazione ed adozione di iniziative urgenti a favore del comparto agricolo provinciale”;
3. Ordine del Giorno presentato dal Consigliere Alessandro Vinci avente contro la politica razzista che il governo sta applicando contro soggetti più deboli (cittadini Rumeni, Bulgari, Rom e tutti gli immigrati);
4. Ordine del Giorno presentato dal Consigliere Stefano Figus avente per oggetto: “Crisi del settore agro zootecnico a causa della siccità che ha interessato l’annata agraria 2007-2008”;
5. Modifiche al Regolamento di contabilità approvato con delibera C.P. n. 18 del 30.01.2002 e modificato con delibera C.P. n. 44 del 15 .10.2004, sostituzione degli articoli 20, 21 e 22. Approvazione della nuova stesura del regolamento di contabilità.
6. Ordine del Giorno presentato dalla Commissione Consiliare Infrastrutture e Lavori Pubblici avente per oggetto: “Inserimento nel Piano Triennale delle OO.PP. dell’adeguamento della S.P. 57 (tratto Fenosu – S.P. 68 Pedemontana).

Distinti saluti
Il Presidente del Consiglio
Dott. Pierpaolo Pisu