giovedì 25 marzo 2010

SeL ottiene l'impegno dell'amministrazione provinciale nel richiedere intervento Ass Reg per il SANTA MARIA BAMBINA

Sono trascorsi quasi due mesi da quando il consigliere Vinci di Sinistra Ecologia è libertà, ha depositato un ordine del giorno sul Santa Maria Bambina, ieri finalmente andato a discussione e voto.

L’ordine del giorno, che riportiamo sotto, per completa conoscenza, è stato votato all’unanimità, dopo un dibattito che ha visto interventi di opposizione e maggioranza, tra cui quello del consigliere Alessandro Vinci, esponente nei banchi dell’opposizione di Sinistra Ecologia e Libertà, di Mario Tendas , capogruppo del PD, del consigliere Solinas capogruppo di Forza Paris dell’assessore Attene e del vicepresidente Garau.

Alessandro Vinci, nel suo lungo intervento, rimarca la immediata necessità di un commissariamento del CDA della fondazione Santa Maria Bambina da parte dell’assessorato regionale alla Sanità, come risulta essere già avvenuto nel caso della fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, affichè si disponga anche nel caso della rinomata clinica oristanese un risanamento economico e soprattutto un piano economico emergenziale che non debba prevedere il licenziamento di nessun operatore.

Breve, sarà riunito presso il centro di cura un consiglio provinciale.

Sinistra Ecologia e Libertà auspica l’immediata risoluzione del caso del SM Bambina, poiché ritiene fondamentale il mantenimento attivo e vivo di una struttura sanitaria rinomata in tutto il territorio regionale per la competenza e le specialità in essa praticate ma soprattutto poiché non deve essere di nuovo il territorio oristanese a perdere importanti strutture e posti di lavoro per agevolare, chissà, altre zone.

Alessandro Vinci (consigliere provinciale SeL)

E. Casula coordinatrice provinciale SeL

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Il sottoscritto consigliere provinciale Alessandro Vinci e i firmatari del seguente ordine del giorno urgente

Premesso: che il Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina è un presidio extraospedaliero di eccellenza, come riconosciuto dalla stessa ASL n° 5 di Oristano con la firma di una partnership nel dicembre del 2008.

Rilevato:che lo stesso centro è tra i pochi in Italia, ed è l’unica realtà in Sardegna del settore sanitario,specializzato nella cura e nelle terapie riabilitative di pazienti comatosi, con gravi patologie di tipo neurologico e cardiologico.

Considerato:che il centro gestisce un Centro di Aggregazione Sociale Diurno per un numero di 30 utenti, oltre il resto dei servizi,quali l’accettazione-reception, il trasporto dei pazienti,la mensa, la cucina, il servizio lavanderia-guardaroba,il magazzino.

Preso atto:che il centro di cura e riabilitazione Santa Maria Bambina è una azienda che ad oggi occupa 94 dipendenti assunti a tempo indeterminato,oltre le altre figure lavorative a tempo presenti come dipendenti delle società che gestiscono alcuni servizi correlati all’attività del centro medesimo.

Considerato:che la volontà del C.d.A della fondazione Onlus Santa Maria Bambina è quella di procedere al licenziamento di 14 unità, del settore amministrativo, per provvedere alla crisi economico-finanziaria in cui lo stesso presidio si trova da alcuni anni,come segnalato già dal on. Oscar Cherchi con un interrogazione all’ allora assessore regionale alla sanità nell’ottobre del 2007.

Preso atto:che il centro è esposto come debitore nei confronti degli istituti di credito e dell’I.N.P.S. per una cifra complessiva di oltre 11.000.000 di euro. Che la perdita secca mensile del centro è intorno alle 130.000 euro, che il risparmio ottenuto con il licenziamento di 14 unità, sarebbe di circa 30.0000 euro, e inoltre verrebbe a perdere impiegati necessari al buon funzionamento del presidio.

Rilevato:che altre strutture simili in Sardegna,come il presidio della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe è esposto per una situazione debitoria che supera i 15.000.000 di euro, e che per quest’ultima struttura l’attuale assessore alla sanità regionale on Antonello Liori ha provveduto a nominare un nuovo commissario straordinario per l’attuazione di un piano di risanamento, che tutto prevede tranne il licenziamento delle unità impiegate nel centro sudetto.

Chiedono:al Presidente della giunta on Pasquale Onida e al Consiglio Provinciale di Oristano, considerando l’importanza del centro di cura e della funzione sociale e professionale che in questi anni ha ottenuto, e l’importanza della tutela dei posti di lavoro in un territorio sofferente come quello della nostra provincia, di attuare tutte le iniziative politiche per il riconoscimento del ruolo strategico del Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina, con il fermo dei licenziamenti e l’istituzione di un tavolo provinciale con le parti sociali, i lavoratori, la fondazione medesima, l’Asl n°5 di Oristano , l’amministrazione Regionale;al fine di risolvere la drammatica crisi del centro.

mercoledì 3 marzo 2010







Manifestazione dal basso in difesa della scuola pubblica. Il 13 marzo in tutte le principali piazze d'Italia.


La "riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio nei confronti dell'Istruzione nazionale. I negativi dati dei livelli di apprendimento dei nostri alunni, e le cifre della dispersione scolastica, indicano l'esigenza di una vera riforma della scuola italiana. Da anni il sistema va avanti con circa un sesto degli insegnanti assunti a tempo determinato, per risparmiare sulle stabilizzazioni di questi lavoratori, e sicuramente questo non giova alla qualità dell'istruzione. Il numero massimo degli alunni per classe è stato portato alla incredibile cifra di 30 e l'eliminazione delle ore a disposizione nelle scuole medie, senza prevedere tutte le concrete utilizzazioni degli insegnanti durante il corso dell'anno scolastico, ha generato perdite di ore che in alcune scuole si sono attestate, solo per il primo quadrimestre, al 5% del totale. La classe docente italiana è la più anziana d'Europa, serve un ricambio, e invece viene innalzata l'età minima e massima del pensionamento e si ledono i diritti delle centinaia di migliaia di docenti precari, vincitori di concorso e scuole di specializzazione, formati dallo stesso Stato, e da anni lavoratori "precari" del sistema. Le riduzioni delle ore di cattedre e la scomparsa di alcune materie, poi, per il prossimo anno, nelle scuole superiori, porteranno alla perdita di posti di lavoro anche fra i docenti di ruolo, di ogni ordine e grado di scuola. I dati di Bankitalia,http://www.insardegna.eu/rubriche/segnalazioni/bankitalia-meglio-investire-di-piu-nell-istruzione-che-in-infrastrutture/viewinfine, indicano come più soldi in istruzione possano migliorare le condizioni socio-economiche del Paese, ben più che l'investimento in infrastrutture. I soldi per l'istruzione esistono e gli sprechi nazionali e locali sono lampanti e tangibili ogni giorno. L'Italia possiede il maggior numero di beni considerati patrimonio dell'umanità, una enorme ricchezza data dalle piccole realtà locali e una volta era la meta per i tour della cultura degli studenti europei. Difendiamo l'istruzione pubblica per il futuro immediato di tutti. Scendiamo in piazza il 13 marzo, insieme, genitori, studenti, insegnanti, lavoratori Ata, professori universitari, ricercatori, sindacati, politici.
Tratto dallo spazio FB del CPS ORISTANO